Presentazione Festival Pianistico 2012

Festival Pianistico di Roma XI Edizione

29 Settembre – 14 Dicembre 2012

Biblioteca Angelica

Piazza Sant’Agostino, 8 – 00186 Roma – mappa

tel. 06 68408049 - fax 06 68408053

  • Presidente Onorario: Bruno Canino
  • Vice Presidente: Sandra La Penna
  • Direttore Artistico: Carlo Magni
  • Segretario Generale: Nicola Tomasso Firmani

Comitato d’Onore

  • Franco Danieli - già Viceministro degli Affari Esteri
  • Fiammetta Terlizzi – Direttore della Biblioteca Angelica
  • Giorgio Bruno Civello – Direttore Generale AFAM
  • Edda Silvestri – Direttore del Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma
  • Antonio D’Antò – Direttore del Conservatorio “Licino Refice” di Frosinone
  • Paolo Rotili – Direttore del Conservatorio “Ottorino Respighi” di Latina
  • Jaroslaw Mikolajeski – Direttore dell’Istituto Polacco di Roma
  • Giorgio Salimei – Croce Rossa Italiana Operazioni Internazionali
  • Domenico Del Prete  Presidente di AIE 77
  • Giancarlo Iacomini – Presidente del Movimento Italiano degli Artisti Contemporanei

La biblioteca Angelica

Piazza Sant’Agostino, 8 – 00186 Roma

tel. 06 68408049 – fax 06 68408053

e-mail: angelica.librari@beniculturali.it

sito internet

La Biblioteca Angelica è la più antica biblioteca pubblica di Roma, ed insieme alla Ambrosiana di Milano ed alla Bodleian Library di Oxford una delle prime in Europa; aperta nel 1604, deve il suo nome al vescovo agostiniano Angelo Rocca (1546-1620), che negli ultimi anni del XVI secolo affidò la sua raccolta libraria ai frati del convento di Sant’Agostino di Roma. Angelo Rocca, appassionato collezionista di edizioni pregiate, responsabile della Tipografia Vaticana durante il pontificato di Sisto V, diede alla biblioteca una sede idonea, proprie rendite, un regolamento e volle che fosse aperta a tutti senza limiti di censo. L’assoluta novità dell’istituzione voluta dal Rocca destò l’interesse di un pubblico sempre crescente e la fama della biblioteca si diffuse ben presto tra gli studiosi dell’epoca attirando altri preziosi lasciti: nel 1661 Lucas Holste, custode della Biblioteca Vaticana, lasciò ai frati agostiniani la sua preziosa collezione di volumi a stampa.

Nel 1762 fu acquistata la ricchissima biblioteca del cardinale Passionei, che raddoppiò il patrimonio dell’Angelica e soprattutto lo arricchì dei testi che quel Cardinale, legato agli ambienti giansenisti romani, aveva ricercato e acquistato nei viaggi svolti come legato pontificio nei paesi dell’Europa protestate: questo insieme alla presenza dei principali sostenitori del pensiero agostiniano fece sì che si costituisse in Angelica una collezione di testi fondamentale per gli studi e le ricerche sul periodo della Riforma e Controriforma. L’acquisizione dell’imponente raccolta appartenuta al cardinale Passionei rese necessaria una ristrutturazione della Biblioteca Angelica, che gli agostiniani affidarono all’architetto Luigi Vanvitelli, il quale nel 1765 terminò la costruzione dell’attuale salone.

Nel secolo XIX la storia dell’Angelica fu scandita dalle vicende storiche che interessarono la città di Roma: dall’invasione dei francesi alla proclamazione della repubblica mazziniana, avvenuta nel 1849. Le vicende degli agostiniani in Angelica ebbero termine nel 1873, con il passaggio della biblioteca allo Stato italiano.

I primi decenni della gestione laica dell’Angelica furono segnati da importanti acquisti che ne accrebbero notevolmente il patrimonio librario: tra questi ricordiamo una parte della biblioteca appartenuta ai principi Massimo (1884, 200 manoscritti e 450 volumi a stampa) e un’importante collezione di opere edite da Giambattista Bodoni (1919), che si aggiunse alle edizioni bodoniane già possedute dalla biblioteca. Alla fine dell’800 la biblioteca si arricchì di una curiosa raccolta di 954 libretti d’opera del XIX secolo, di provenienza del ministro Santangelo.

Dal 1940 conserva in deposito circa 4.000 volumi di proprietà dell’Accademia letteraria dell’Arcadia (volumi a stampa, 41 manoscritti, lettere autografe degli Arcadi e componimenti arcadici, relativi soprattutto alla letteratura italiana del ‘700).

Dal 1975 dipende dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nello stesso anno fu acquistata la biblioteca del critico letterario Arnaldo Bocelli, che comprende testi di letteratura italiana del Novecento.